Nell’attesa che anche nel nostro Istituto divenga obbligatorio l’uso del Registro Elettronico per tutti docenti, mi piacerebbe fare alcune brevissime considerazioni sull’attuale Registro in forma cartacea in uso dalla quasi totalità dei Maestri.
Spesso croce degli studenti, talvolta inflessibile strumento di discriminazione per l’ammissione all’esame, il Registro delle Presenze è l’oggetto che occupa la mente di quasi tutti gli studenti appena entrano in classe o alla fine di una lezione. Una firma sul registro rappresenta l’attestazione che la lezione è stata seguita e l’allievo registra quindi una presenza.
Molti studenti dimenticano o ignorano totalmente però che la registrazione della presenza a lezione è solo una delle due funzioni del registro. Con la firma lo studente sta certamente dimostrando la sua presenza a lezione, ma sta anche attestando che il docente abbia effettivamente tenuto una lezione di uno specifico corso in una certa data e per un certo intervallo di tempo.
L’uso delle parole disegna il significato delle cose. Il registro delle presenze così come lo si chiama comunemente è in realtà un registro del corso. Questo registro si trova giusto a metà strada tra studente e docente, è uno strumento neutro e serve a garantire tutti: lo studente in merito alle necessarie presenze da raccogliere, il docente per mostrare che ha tenuto un corso con le modalità e le ore previste dai programmi ministeriali. Studente e docente si certificano in pratica a vicenda.
È chiaro che affinché tutto questo abbia senso è necessario che al momento della firma sul registro sia riportato chiaramente sia il nome del corso che le ore in cui si è tenuto e magari anche un cenno agli argomenti svolti non sarebbe male, anzi previsto: garantirebbe il docente sullo svolgimento e la coerenza dei contenuti del corso e lo studente sugli argomenti all’esame. Ma questo credo sia superfluo evidenziarlo: la trasparenza gioca a favore di tutti e poi, chi firmerebbe mai un foglio in bianco o con informazioni incomplete?
Infine intendiamoci, una disattenzione è umana e può sempre capitare. Se uno studente dovesse trovarsi di fronte ad una situazione in cui ci sono imprecisioni o informazioni incomplete basterà farlo presente con cortesia insieme e con il supporto di tutta la classe. Le regole sono chiare ed è interesse di tutti il farle rispettare.